EFFICIENTI, ENTUSIASTI E SICURI AL LAVORO. NUOVE IDEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI UFFICI E SPAZI PROFESSIONALI

Il design rende le cose reali

EFFICIENTI, ENTUSIASTI E SICURI AL LAVORO. NUOVE IDEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI UFFICI E SPAZI PROFESSIONALI

Progettazione e comportamento umano

Quanto pensi che la progettazione di uffici e workspace influisca sulla produttività di un’azienda? Quanto sul rendimento di chi lavora? Per rispondere a questa domanda ti suggerisco di fermarti un momento e riflettere su altri due o tre quesiti.

Ti è mai capitato a una riunione, o semplicemente a una cena di lavoro, di sederti lontano dalle persone con cui ti rapporti di solito? Intraprendenza e problem solving, oppure affaticamento e preoccupazione, le manifesti allo stesso modo nel corso della giornata? Tra le ragioni che amplificano questi stati d’animo non pensi possano esserci anche i gradi Kelvin della luce? Che dire poi della stanchezza causata da un’illuminazione insufficiente, disomogenea o da una scelta sbagliata della luce artificiale?

Il design comportamentale o neurodesign 

A spiegare il legame tra il design e il comportamento umano ci pensano le neuroscienze. Se è vero infatti che ciascuno di noi è in parte unico sul piano psico – emotivo tanti aspetti ci accomunano.

È provato ad esempio che i colori caldi stimolano il sistema nervoso simpatico, quelli freddi il riposo e il recupero. Il bianco e beige sono ideali per favorire la concentrazione, la visione della natura dona benessere. Simmetrie e forme rotonde nell’arredamento invece attenuano gli stati d’animo conflittuali.

Se migliorare la qualità della vita è l’obiettivo del design abbracciare i principi del design comportamentale ne agevola i fini etici.

Mettere al centro la felicità degli individui nella creazione degli ambienti in cui vivono favorisce il lavoro e le attività quotidiane. Il design è alleato dell’agire creativo, di chi produce e di chi guida un’azienda. La corretta progettazione di uffici e workspace dunque rende coloro che li abitano più bravi e produttivi sul lavoro, più entusiasti, più legati al brand.

L’emergenza sanitaria nella progettazione di uffici e workspace

Questi risultati sono garantiti se vengono soddisfatte anche le nuove esigenze imposte dall’emergenza sanitaria purtroppo in corso. Un ambiente salubre, sicuro, costantemente in ascolto di chi lavora in remoto abbassa notevolmente le assenze e l’allontanamento dal lavoro. Tra le risorse sulle quali può contare una company per il raggiungimento dei propri obiettivi di marketing infatti c’è proprio il personale.

Il lavoro ideale

Riguardo ai dipendenti scopriamo dall’indagine condotta da Randstad che tra i maggiori requisiti che fanno del lavoro in azienda il lavoro ideale figurano il benessere e l’atmosfera. Guardando ancora il report osserviamo anche altri dati. 

Vediamo che per chi lavora i benefit sono apprezzati ma più del 60% degli intervistati ritiene importanti quelli non economici. Tra le principali cause di abbandono del lavoro figura l’assenza di motivazione a cui segue la non condivisione dei valori aziendali. 

Semplificando possiamo concludere che le necessità da soddisfare per assicurarci i migliori collaboratori sono: esigenza di comunicazione, valorizzazione della professionalità e senso di appartenenza.

Esigenze aziendali nella progettazione di uffici e workspace

La soddisfazione di questi bisogni coincide con il raggiungimento di tre principali vantaggi per l’azienda: aumento della produttività, collaborazione, fidelizzazione dei talenti.

Aggiungiamo tra i benefici per l’impresa la fiducia degli stakeholder di cui il personale fa parte. La conquista di tale obiettivo permette all’azienda di agire in condizioni di privilegio.

In riferimento a questo tendenze come la propensione a innovare, la sensibilità verso i cambiamenti del mercato sono percepiti positivamente sia all’interno che all’esterno della company. Feedback positivi procura anche l’attenzione rivolta a partner e collaboratori.

Spazi moderni, adeguati allo svolgimento delle attività, idonei ad agevolare la relazione e il confronto riflettono le qualità descritte prima.

Esigenze del personale e workspace funzionali

A partire dalle necessità di aziende e collaboratori possiamo quindi definire le caratteristiche principali di un workspace eccellente. 

Le idee brillanti, la creatività, l’entusiasmo scaturiscono in ciascuno di noi dall’ascolto e dal grado di valorizzazione che riceviamo nel contesto lavorativo. Che sia fisso o che cambi, perché ci muoviamo spesso tra i vari ambienti, lo spazio riservato a noi rappresenta il “posto” che abbiamo in azienda.

Uno spazio ampio, salubre, luminoso, dotato di strumenti personalizzabili è la condizione per sentirci accolti all’interno di un team.

Funzionale al benessere è il silenzio, portatore di tranquillità e concentrazione. 

La sensazione di isolamento però è da combattere in modo deciso poiché ha sempre effetti negativi. Ciò di cui abbiamo più bisogno al lavoro, abbiamo visto, è sentirci parte di una comunità. L’inserimento armonico in squadra del resto è la condizione di partenza per lavorare insieme su progetti comuni. Le soluzioni per conciliare queste esigenze sono diverse. Varie del resto sono le situazioni di base nelle quali un designer deve intervenire nella progettazione di uffici e workspace.

Il workspace ideale

L’open space 

Se lo spazio aperto con postazioni modulari in voga negli anni ‘60 è ormai superato, l’open space in generale resta ancora una soluzione valida.

Nello spazio comune però si possono creare ambienti dedicati a ciascuno abbastanza ampi e distanziati. Ciascun ambiente costruito nello spazio condiviso accorda necessità di privacy e senso di appartenenza. Questa soluzione offre a ognuno la possibilità di accogliere, di confrontarsi, di lavorare al telefono senza arrecare disturbo.

Una maggiore vicinanza con i colleghi e una privacy meno ricercata è comunque accettabile se nell’open space il numero di persone è molto basso.

La creazione di più spazi, condivisi da poche persone per il lavoro individuale è una valida alternativa all’unico grande ambiente.

Gli spazi diversificati

L’idea portante in quest’ultima soluzione è quella di separare l’area del lavoro individuale da quelle per discutere e lavorare assieme.

Il proposito è cioè quello di favorire nella struttura movimenti e incontri frequenti. Le ultime tendenze del resto vedono il workspace somigliare sempre più a un’abitazione. L’azienda in fondo è proprio il luogo dove trascorriamo la parte più alta del nostro tempo.

Lo spazio di lavoro quindi presenta sempre più spesso suddivisioni e aree destinate a funzioni diverse. Abbiamo dunque gli uffici, le sala riunioni, la stanza per lavorare insieme a un progetto, la cucina e l’area relax. Il design contemporaneo ha sperimentato addirittura la divisione della struttura aziendale in spazi polifunzionali che i membri del team possono adattare ad esigenze diverse.

Ambienti personali e distanziamento

Le tendenze apparse con l’emergenza sanitaria si concentrano sulle scelte di distanziamento, la ricerca di spazi ampi a disposizione di ciascuno oppure gli ambienti personali.

La possibilità di lavorare a turno in remoto con un’azienda super connessa, in futuro, sarà probabilmente una consuetudine. Ciò consentirà all’interno un numero di presenti relativamente basso e la possibilità di vivere gli spazi aziendali in modo più umano. 

Il caso Coca-Cola

Esempio illustre delle tendenze più recenti nella progettazione di uffici e spazi professionali è il lavoro svolto da Gensler per Coca-Cola. I designer e gli architetti statunitensi hanno puntato su spazi ibridi e su soluzioni abitative che favoriscono i rapporti orizzontali. Il colosso americano oggi dispone per il suo personale di sale riunioni, sale focus, tavolo da biliardo, coworking cafè e persino di un centro medico.